Occhiali da sole: i materiali delle montature
•postato su ottobre 24 2023
La scelta dell’occhiale da sole è influenzata soprattutto da preferenze estetiche e solo talvolta da motivazioni funzionali (ad esempio lenti polarizzate, protezione UV, modelli sportivi, etc), ma il consumatore più attento desidera anche conoscere la “sostanza” di quello che sta comprando.
Per questo è utile conoscere le caratteristiche dei materiali impiegati, in modo da valutare cosa meglio si adatta alle proprie esigenze e aspettative di comfort .
E dunque, quali sono i materiali solitamente utilizzati per produrre le montature degli occhiali da sole? Quali sono le soluzioni più classiche e quali quelle più innovative?
La maggior parte dei materiali impiegati per la fabbricazione degli occhiali sono riconducibili a due principali “famiglie”: metallo e plastica. Esistono tuttavia altre soluzioni più “naturali” anche se poco diffuse sul mercato, come il legno, il bambù e l’ancora più raro corno.
Le montature in metallo
Prerogativa di questi occhiali è la resistenza alle sollecitazioni meccaniche e agli urti che permette la realizzazione di montature sottili e robuste. Si tratta di occhiali in genere più durevoli di quelli in plastica, per contro, essendo colorati prevalentemente attraverso bagni galvanici o lacche particolari, sono più soggetti a scrostature della vernice.
Il metallo più “classico” è l’acciaio, talvolta vivacizzato con profili colorati in acetato o altro materiale plastico (si parla in questi casi di materiale combinato). L’acciaio è di per sé molto resistente, ma per enfatizzare queste sue caratteristiche si ricorre usualmente all’aggiunta di nichel, un altro elemento che può tuttavia generare allergie cutanee in soggetti predisposti. Negli occhiali di qualità, il potenziale problema è risolto ricoprendo la montatura con speciali vernici che impediscono al metallo di venire a contatto diretto con la pelle. In alternativa, alcuni produttori realizzano montature utilizzando le leghe cosiddette “nichel free”, ovvero acciai dove il nichel è sostituito da manganese o cromo.
Il titanio è l’alternativa che sempre più spesso viene utilizzata per gli occhiali di alta gamma, anche per il costo più elevato rispetto all’acciaio. In natura il titanio è grigio scuro, molto leggero, anallergico ed estremamente resistente. Rispetto all’acciaio è però meno flessibile e richiede una lavorazione più complessa; è più difficile da saldare e colorare, per cui la gamma cromatica di queste montature è abbastanza limitata. Ultimamente si sta diffondendo l’impiego del Beta-Titanio, una lega che garantisce una maggiore flessibilità e lavorabilità, pur mantenendo ottime caratteristiche meccaniche e una notevole resistenza alla corrosione.
Seppur utilizzati di rado e solo per modelli “speciali”, anche l’oro e l’argento possono essere utilizzati per la realizzazione di occhiali, anche se quasi esclusivamente da vista.
Tutti gli occhiali in plastica
Il materiale in assoluto più utilizzato ai giorni nostri è la plastica, in tutte le sue varianti: la plastica è economica, facilmente lavorabile e comunque abbastanza resistente per ottenere occhiali in grado di resistere alla maggior parte delle sollecitazioni.
Fra i materiali plastici, l’acetato è sicuramente quello più impiegato per realizzare le montature, perché grazie alla sua elevata lavorabilità consente alle case di moda di sbizzarrirsi nella forma e nel colore degli occhiali. Con l’acetato è infatti possibile realizzare una vasta gamma di colorazioni, trame e motivi, con tinte lucenti e vivaci; è inoltre il solo materiale con il quale è possibile ottenere l’effetto tartaruga tanto gradito a molti. Oltre che resistente è anche facilmente riparabile con gli opportuni strumenti; col calore può però leggermente deformarsi e nel corso del tempo tende a subire un progressivo processo di “invecchiamento”.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, si tratta per altro di un prodotto “quasi” del tutto naturale e biodegradabile, in quanto si ottiene a partire dalle fibre di scarto della lavorazione del cotone e/o del legno. Il “quasi” è dovuto al fatto che il processo produttivo prevede comunque l’uso di solventi e plastificanti (nonché di coloranti) per realizzare il prodotto finito. La crescente sensibilità ambientale di molti consumatori ha ultimamente promosso lo sviluppo di varianti 100% naturali che, utilizzando additivi esclusivamente naturali, risultano totalmente biodegradabili in pochi mesi.
Decisamente meno ecosostenibile è il poliammide/nylon, denominato a volte anche come “plastica iniettata”. In questo caso si tratta di un prodotto totalmente artificiale, molto leggero, più economico, resistente agli sforzi meccanici e ai solventi.
È una resina termoplastica dall’aspetto simile all’acetato. È un materiale leggerissimo e resistente alla maggior parte dei solventi. L’aspetto è simile all’acetato, ma il materiale risulta meno resistente agli urti e con variazioni cromatiche limitate. Di conseguenza, per ottenere colorazioni particolari, le montature in poliammide vengono verniciate e possono quindi più facilmente perdere il colore rispetto all’acetato per il quale il colore viene di solito aggiunto nell’impasto. Per la sua leggerezza viene impiegato molto spesso nella realizzazione di occhiali sportivi.
Anche il policarbonato risulta particolarmente indicato per occhiali da sole sportivi o per bambini, perché, oltre a essere resistente e leggero, offre una protezione intrinseca contro i raggi UV. E’ un materiale trasparente e permeabile alla luce ottenuto dall’acido carbonico e quindi più ecosostenibile del poliammide.
Anche se non si tratta propriamente di un materiale plastico, fra le soluzioni sintetiche citiamo anche la fibra di carbonio, un tessuto estremamente resistente e flessibile ottenuto intrecciando un filo sottilissimo di grafite. Le montature realizzate con questo materiale sono leggerissime e pressoché “eterne”, ma purtroppo parecchio costose.
I materiali “di una volta”
Alcuni materiali utilizzati tradizionalmente nei secoli scorsi, mantengono un loro mercato seppur di nicchia. Fra i più particolari troviamo ad esempio, il corno, un materiale naturale e ipoallergenico, che permette di avere occhiali esclusivi in quanto le sue sfumature di colore sono uniche e differenti l’una dall’altra. Richiede però una notevole manutenzione per prevenire secchezza e screpolature.
Un altro materiale elegante è sicuramente il legno, nelle sue molteplici varianti di colore: dal ciliegio al rovere, dal noce al frassino. Il legno è leggero ed ecosostenibile, ma piuttosto delicato e poco resistente agli urti e all’umidità.
Impiegato nella tradizione asiatica, il bambù è il materiale naturale più resistente alle sollecitazioni meccaniche e del tutto impermeabile all’acqua. Presenta però una limitata lavorabilità e spesso è utilizzato in abbinamento con altri materiali.